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la prima linea di nemici rotta; ma alle falde del colle chi guardava in su!...
Là vidi Garibaldi a piedi, colla spada inguainata sulla spalla destra, andare innanzi lento e tenendo d’occhio tutta l’azione. Cadevano intorno a lui i nostri, e più quelli che indossavano camicia rossa. Bixio corse di galoppo a fargli riparo col suo cavallo, e tirandoselo dietro alla groppa, gli gridava:
— Generale, così volete morire?
— Come potrei morire meglio che pel mio paese? — rispose il Generale, e scioltosi dalla mano di Bixio, tirò innanzi severo. Bixio lo segui rispettoso.
Goro da Montebenichi e Ferruccio a Gavinana: pensai tra me, rallegrandomi del ricordo; ma subito mi tremò il core; credei di indovinare che al Generale paresse impossibile il vincere, e cercasse di morire.
In quel momento, uno dei nostri cannoni tuonò dalla strada. Un grido di gioia da tutti salutò quel colpo, perchè ci parve di ricevere l’aiuto di mille braccia. «Avanti, avanti, avanti!» non si udiva più che un urlo; e quella tromba che non aveva più cessato di suonare il passo di corsa, squillava con angoscia come la voce della patria pericolante.
Il primo, il secondo, il terzo terrazzo, su pel colle, furono investiti alla baionetta e superati: ma