Pagina:Abba - Le rive della Bormida.djvu/199

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miare in codesta guisa? E che vuol dire la faccia così smorta?

«Ho fatto una mala azione, padre; e meriterei che mi si spogliasse della divisa, e mi si mandasse ai Francesi, che mi uccidessero!.... In casa al signor Fedele io non c’entro più, perchè uscii di camera, trovai Bianca..., le parlai..., e suo padre non c’era....

«Oh ragazzo! — interruppe il frate; — uomini che con una spada in mano affrontano la morte, tremano in casa d’amici, per una parola, per uno sguardo! O Bianca non è sua fidanzata? E quando non ci si trova niun male noi, voi ve lo trovate?»

L’Alemanno mise i suoi occhi verdastri, tra ciglio e ciglio al padre Anacleto; e gli parve di non aver visto mai viso impresso di più sincerità. Non aggiunse parola, si lasciò pigliare a braccetto, e condurre alla palazzina; discosta quanto un uomo destro lancierebbe, in due tratti, una pietra.

Là, il signor Fedele, tornato un momento prima da C... aveva cacciato il capo dentro la camera dell’Alemanno, ma vistola vuota, rimasto col piede sulla soglia, e col dito sul sali-scendi, chiedeva stupito alla cognata, che non s’era mossa dalla sala:

«E il signor barone?

«Il signor barone — rispose asciuttamente la cieca: — potete cercarlo fuori; in casa non c’è, e così non vi fosse stato mai!

«Oh lo spensierato che io fui! — sclamò il signor Fedele dandosi una palmata nella fronte: — spensierato che io fui a lasciarvi sole, a non tornare addietro, quando incontrai quel guasta capi di don Marco, che veniva da questa parte! Che c’è venuto a fare qui? Chi l’ha chiamato? dov’è? Ditelo, prima che vi ponga le mani addosso!

«Don Marco! — levossi a dire la cieca maestosa, mentre Margherita le si rannicchiava dietro, paurosa del padre imbestialito: — don Marco? Fosse venuto! ma