Pagina:Abba - Le rive della Bormida.djvu/339

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CAPITOLO XVIII.



Quel gran pregare Giuliano di starsi lungi da D..., fatto dalla signora Maddalena, nelle due lettere che gli aveva mandate; non veniva soltanto dai pericoli che gli potevano incontrare per via degli Alemanni, sempre occhiuti a cercarlo; ma ancora da cosa, che essa non gli avrebbe menzionata per nulla al mondo.

Poteva essere una settimana che egli era partito, e gli Alemanni che accampavano a C..., venuti gli aiuti grossi di Lombardia, erano stati tirati indietro alla retroguardia; perchè avevano avuto sulle braccia tutti i travagli di guerra dei mesi innanzi. E la meglio parte alloggiavano in D..., dove lo sposo di Bianca aveva menata questa sua dolcezza; alla quale i giorni passati nella casa paterna, dopo le nozze, erano parsi mille anni; e i commiati presi da quelle due piagnucolone della zia e di Margherita, una noia da finirsi alla lesta, per non arrossirne. Tanto era stato il suo desiderio di allontanarsi, che non aveva manco pensato che D... era la patria di Giuliano; e giunta in quel luogo, s’era messa a tutt’agio, in casa ad una delle famiglie più riputate del castello. Riverita, ossequiata, invidiata, credeva ogni giorno di salire più in alto: e il signor Fedele che veniva a visitarla sovente, si mostrava rispettoso verso di lei, da non parere più suo padre. Lo sposo si serbava