Pagina:Abba - Le rive della Bormida.djvu/81

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«L’ho veduta....

«E le hanno detto di sì?

«Sì...., ma sai pure..., sono certe cose..., basta! se tu ti condurrai bene...

«Oh! per me..., mi dicano quel che debbo fare.... Vede? solo a pensare che le hanno detto di sì, e che quella dell’Alemanno era una favola.

«Che sapevi tu d’un Alemanno...? — sclamò senza volerlo la signora, facendosi in viso come un panno lavato.»

Giuliano la guardò fisso, e le colse negli occhi la verità.

«Ah! dunque era vero? — proruppe — per carità, mamma, parli..., mi dica tutto, non tema di nulla, parli..., o monto a cavallo, vado da me a vedere, e stassera mi perdo...!

«Perdiamoci insieme una volta! — disse la signora, smarrito per un istante il disegno fatto C... con don Marco, ma subito ripigliandosi: — che cosa t’ho detto? che Alemanno mi vai maledicendo? Ebbene? E se uno chiede una zitella in isposa, gli è forse come l’avesse sposata?

«Sì... perchè ella non sarebbe così sbigottita! — E abbandonandosi su d’una scranna, colla fronte tra le mani, i capegli scomposti; — oh stolto, proseguiva Giuliano, stolto che io fui a tardare tanto! l’ho meritato...! l’ho meritato...! dunque hanno fatto gli sponsali! Non v’è più speranza? E Bianca ha potuto dimenticarmi?

«Giuliano — disse la signora — forse il meglio è che tu sappia la verità tutta intera. Io avrei voluto non dirtela; ma sii uomo, perchè tu non faresti che mettere il tuo ed il mio nome sulle labbra ai maligni della vallata...

«E vengano, parlino i maligni! son qua! — gridò egli levandosi in piedi: ma essa ingegnandosi di quetarlo colle mani, coll’atto del viso, colla voce:

«Sì, lo so — proseguiva — noi non li temiamo; ma