Pagina:Abissinia, giornale di un viaggio di Pippo Vigoni, Milano, Hoepli, 1881.djvu/123

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Capitolo quinto. 89

tro, alcuni hanno per questo uso una piastra in ferro leggermente concava. Altri utensili domestici non hanno. Solo si costruiscono rozzi vasi in terra, in forma d’anfora, entro cui conservano burro e miele. Colle pelli di capra e montone formano sacchi entro cui conservano farina, grano, sale, acqua e tutto quanto. Riempite di paglia servono come basto per buoi, muli o somari, sono la loro valigia quando viaggiano, le loro casse per mettervi le mercanzie quando vanno al mercato; se ne coprono alle volte le spalle o le avvolgono alla cintura per tutto costume. Stendono le pelli di bue per dormirvi e difendersi dall’umido e dagli insetti, se ne riparano dalla pioggia, vi mettono al coperto le loro masserizie o la roba che trasportano per forastieri, le stendono nella sabbia facendovi un’infossatura per raccogliervi acqua o per lavarvi, le tagliano a strisce per farne cinghie che per loro sono corde, le stendono su telaj di canne per farne le porte delle loro abitazioni. Insomma non si finirebbe di enumerare gli usi cui sono destinate le pelli in questo paese, ed è sorprendente come se ne sia cavato tanto profitto.

Venerdì 28. Si prosegue fino al fondo dell’altipiano, poi prendiamo a salire lungo la costa di una catena di alture, passandone di quando in quando alcune per poi discendere nel vallone che le separa da altre e salire a queste. I passaggi principali furono a 1550 metri il primo, a 1600 il secondo, poi a 1750 e l’ultimo a 1850. Raggiunta la vetta di questo, ci si stende ai piedi un esteso bacino di piccole alture e lievi avvallamenti, il tutto coperto da boscaglie. Discendiamo qualche poco e verso le undici troviamo i primi muli fermi e accampati sotto una acacia secolare, presso il villaggio di Derataclé, a 1800 metri. La via d’oggi è delle più faticose, perchè le salite e le discese si succedono senza tregua, e spesso il sentiero corre poco meno che verticale su pietra a nudo, e sempre ingombrato da rami, radici, pietre sporgenti, che l’attraversarlo sani e salvi è quasi miracolo, e