Pagina:Abissinia, giornale di un viaggio di Pippo Vigoni, Milano, Hoepli, 1881.djvu/242

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172 Capitolo nono.

Dewark. Il capo ci fa sapere che, ammalato, non può visitarci, ma spera vederci; andiamo a trovarlo nel suo affumicato tucul dove sta accovacciato accanto al fuoco con un braccio fasciato perchè fracassato da una palla ricevuta or fa un anno nello Scioa; e così se ne sta inerte e soffrente da tanto tempo.

Fu cordialissimo, ci trattò di tecc, volle regalarci un montone e del miele e chiese qualche medicamento.

Stanche le mule di questa giornata campale, siamo consigliati di fare il giorno appresso una tappa piuttosto corta. L’aspetto della campagna è molto cambiato dai giorni scorsi, e qui abbiamo lunga distesa di terreni ondulati, solcati di quando in quando da fenditure in cui scorre un po’ d’acqua; verdeggiante il suolo, e sparso di grosse macchie di acacie dal fiore bianco; aspetto bello, grandioso, vero parco popolato da piccoli villaggi sulle creste delle alture e da molto bestiame pascolante. Dopo circa quattro ore di marcia, mettiamo il campo presso il villaggio di Doquà a 2750 metri. Questi villaggi sono tutti costrutti su di uno stampo, e tolta la prima impressione d’originalità, hanno per vero dire poco di artistico; i più grandi hanno la chiesa al centro, nel punto più elevato e spesso circondata da tuie pendule. La sera, dal villaggio ci portano una vacca, quattrocento pani e sessanta uova; si capisce che ci avviciniamo al campo del re, e la paura frutta generosità.

Grande è l’importanza della catena che abbiamo passata ieri per l’orografia d’Abissinia. Presa infatti a considerare questa in blocco, vi troviamo il gruppo del Semien e la catena del Lasta che formano da spartiacque, dando origine verso sud ai torrenti che vanno ad unirsi all’Havasch che va a scendere nelle provincie dello Scioa, e verso nord ai torrenti che vanno ad ingrossare il Nilo; questi poi possiamo dividere in due categorie, la cui distinzione è appunto dovuta alla cresta di Wogara che ieri attraversammo, e questa cioè dà luogo al versante che scende