Pagina:Abissinia, giornale di un viaggio di Pippo Vigoni, Milano, Hoepli, 1881.djvu/325

Da Wikisource.

Capitolo dodicesimo. 241


I temporali sono rari, ma così torrenziali che per radunare tutta l’acqua che in pochi momenti scorre sui versanti delle montagne, si costrussero delle vasche gigantesche che quasi rinserrano le vallate. Sono lavoro ciclopico che si crede iniziato dai Persiani e ristabilito poi dopo l’occupazione Inglese. Originali in Aden sono i tipi degli Ebrei dell’Yemen, che vi fanno il commercio delle penne da struzzo e del cambia-valute. Vestono una lunga zimarra, un piccolo calottino in testa e due lunghi ricci che pendono davanti alle orecchie; e i somali che vi fanno generalmente il facchino o il marinaio, quasi nudi, con enormi parrucche di capelli arricciati, che per sgrassare coprono di calce, la quale li riduce giallo-biancastri.

Il giorno 12 partiamo a bordo del Manilla, grosso vapore di Rubattino, e volgiamo direttamente la prua verso l’Italia, È una vera soddisfazione trovarsi a bordo di un legno come questo di 5000 tonnellate, e pensare che è nostro, e per noi era doppia la gioia illudendoci già di essere su un pezzettino del nostro paese. La cordialità degli ufficiali, tutti quanti, valeva ancora ad accrescere il nostro contento e la nostra illusione. Abbiamo la morte di un signore inglese a bordo, e nulla di più triste delle funzioni per la sepoltura. A mezzogiorno il vapore si ferma, una campana a prua annuncia ed accompagna con suono cadenzato la triste cerimonia; il feretro è portato sopra coperta e coperto da bandiera inglese; un vecchio legge qualche preghiera, tutti gli altri religiosamente ascoltano e pregano, poi unitamente ad un grosso peso di ferra-vecchie, quattro marinari sollevano la cassa e la buttano a mare, dove si sprofonda nelle acque, mentre il bastimento riprende il suo cammino.

La notte del 18 siamo a Suez, dove qualche buon amico venne da Alessandria per abbracciarmi ed accompagnarmi fino a Porto-Said. Entriamo nel canale, interessantissimo a percorrersi: rivediamo le azzurre acque del Mediterraneo. Il 27 abbiamo