Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/407

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appendice 401

110andai nei luoghi delle loro discussioni,
   e non vi fu alcuno che potesse contendere con me:
io vinco chiunque si levi contro di me,
   abbatto e pongo in imbarazzo il mio oppositore.
Chi mai troverebbe il coraggio di affrontare [contro di me]
   il mistero dell’origine e il segreto del carro e dell’auriga?
Io ho un’anima piú elevata e piú splendida
   che le anime dei figli della mia stirpe umiliata:
io ho una forma, consolidata nella forza della sua roccia,
   radicata e avvinta dentro il mio carcere.
115E quando sia perfetta per elevarsi piú sopra del suo gradino,
   io godrò di salire su per la scala,
Diletto mio, che cosa stai a fare in mezzo al popolo di cuore impuro,
   come una pianta di pomi in mezzo a una foresta selvaggia?
e perché la tua pura anima è in mezzo alle genti,
   come un giglio tra rovi ed erbe?
Alzati e cammina e vieni a me nell’esilio mio:
   fuggi, e fatti simile per amor mio al capriolo e al cerbiatto;
e vieni alla casa del padre, della roccia che ti ha generato.
   Che ti sostenga il mio Dio, fortezza mia;
120che egli, il mio Dio, spiani il tuo cammino,
   e dalle angustie conduca te all’aperto!
Dia egli le benedizioni dei miei antenati sul tuo capo
   e anche a te le benedizioni di mio padre e del mio avo;
illumini la tenebra della mia mente, e trasmuti
   nella pienezza della sua pietá in rettitudine la mia stortura,
Io affido a Dio, mio pastore, il mio seme
   e consegno al mio Dio, padre mio, il mio peso.
Possa egli farmi vedere la gazzella del mio desiderio: in faccia a lui
   io chiamo il mio diletto, che mi ascolta.
125Allora io canterò al mio creatore il cantico dell’amore,
   celebrerò le sue lodi fin che vivrò con un canto d’amore,
e porterò davanti a lui la mia offerta
   e preparerò il mio dono, per portarlo a lui.
In esso è l’anima mia, legata al Santissimo,
   in esso il mio sentimento, ivi i miei occhi e il mio cuore.
Possa piacere a lui, al mio Dio, il mio canto di lode
   e piú che un giovine toro il mio salmo e il mio inno!
Possa egli farmi vedere la magnificenza e la bellezza di Sion
   nel suo splendore regale! E lá sono le ali distese del Cherubim,

Leone Ebreo, Dialoghi d'amore. 26