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32 Antonio Agresti

era che si andava, appunto, alla rovina della Unione.

In un discorso che nel 1859 Lincoln fece a Colombus nell’Ohio egli fece uno stringente, un patriottico appello alla concordia.

Nessuno dei Sudisti volle intenderlo.

Del resto il Buchanan succeduto nel 1857 al Franklin Pierce, ed il Ministro della Guerra, John B. Floyd, che fu traditore e passò apertamente ai Sudisti, stavano disorganizzando la nazione e l’esercito in attesa della elezione del Presidente che doveva aver luogo il 6 novembre del 1860.



Il substrato della questione fra schiavisti e abolizionisti consisteva in una questione economica.

Negli Stati del Nord, e specialmente nell’Illinois, incominciava quel movimento industriale che è arrivato oggi alla sua massima potenzialità. Il commercio agricolo era a poco a poco negletto e nelle grandi città si addensavano fitte folle di operai intorno a fabbriche colossali. Per gli interessi delle industrie e della produzione intensa ajutata da macchine, per lo sfruttamento delle braccia in un lavoro febbrile nel quale, perchè sia redditizio, è necessario ottenere il massimo di sforzo dalla macchina d’acciajo e dalla macchina umana, la schiavitù non era una necessità sentita: anzi la schiavitù era un onere. Più comodo era l’operaio salariato cui si poteva, col cottimo, con la sorveglianza e con una paga che rappresen-