Pagina:Aganoor - Leggenda eterna, Torino, Roux, 1903.djvu/193

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Alba 171

impavidi alla croce e soffron tutta
l’agonia del veder tanta crudele
umanità che non comprende; e vanno
gridando sempre e ancor: — Prossima è l’ora
dei conculcati e degli oppressi; ha grazia
chi prima si ravvede! —
                         — E il mondo, cieco
Epicureo, sorride, e sovra i drappi
d’oro sdraiato, incredulo risponde,
sbadigliando:
                     — Quell’alba? Oh, è lungi ancora! —