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116      Aggiustare il mondo


utenti comuni di un sistema “ibrido”, che consentisse comunque di pubblicare e consultare determinati contenuti su Internet.

Per comprendere il funzionamento di Tor2web occorre avere chiaro il ruolo della rete Tor nella società dell’informazione odierna. E tutti i progetti più importanti di Aaron, in questo periodo, ruotavano proprio attorno a Tor, ritenuto dal giovane come strumento efficace in un’ottica di protezione dalla sorveglianza.

Il progetto Tor nasce in ambito militare e successivamente, come capita sovente nel mondo tecnologico, viene acquisito da un gruppo di attivisti che ne continuano a tutt’oggi lo sviluppo, senza finalità di lucro.

Alla base dell’idea, vi è un sistema di onion routing che consente agli utenti di Internet, e di servizi online, di attivare un accesso privato, sicuro e non filtrato (o censurato, che dir si voglia) ai contenuti presenti in rete.

I progettisti originari erano preoccupati, evidentemente, dalla trasformazione in corso del web e di Internet in un enorme sistema di tracciamento e di sorveglianza costante degli utenti; presso il Naval Research Lab statunitense si iniziò, allora, a investigare circa la possibilità di creare connessioni in Internet che fossero in grado di non rivelare “chi stesse parlando con chi” e, soprattutto, che non lo rivelassero a possibili “controllori del traffico” esterni.

Si avviarono, allora, i primi progetti di ricerca in tal senso, e si svilupparono dei prototipi di onion routing, ossia d’instradamento del traffico attraverso più server “a strati” (proprio come la buccia di una cipolla) cifrando, contemporaneamente, le informazioni in ogni tratto del percorso.

Tor fu accolto con entusiasmo anche in sedi, per così dire, istituzionali e oggi, dopo tanti anni, funziona ancora in questo modo: fa affidamento su una rete decentralizzata, gestita da entità con diversi interessi (e presupposti di fiducia) attraverso un software libero e a codice aperto, al fine di massimizzare anche i requisiti imprescindibili della trasparenza e della decentralizzazione.

Nell’ottobre del 2002, quando la rete Tor fu inizialmente distribuita, il suo codice venne rilasciato con i termini di una licenza di software libero; alla fine del 2003, il sistema già contava su circa una dozzina di nodi volontari, soprattutto negli Stati Uniti d’America e in Germania.

Lo sviluppo successivo di Tor Browser, un elemento che ha facilitato tantissimo l’utilizzo di Tor da parte di utenti non particolarmente esperti, ha preso il via nel 2008 e ha avuto un momento di grande successo ed espansione durante le Primavere Arabe (a partire dalla fine del 2010), quando contribuì non solo a proteggere l’identità delle persone che si organizzavano online per protestare e manifestare ma, per di più, permise loro di accedere a risorse critiche, social media e siti web che erano stati bloccati dalle autorità locali.

Tor fu, poi, connesso al processo di rivelazione di contenuti da parte di Snowden durante il Datagate (nel 2013), e divenne uno strumento sempre più popolare con, al contempo, un aumento sensibile dei nodi e un potenziamento