Pagina:Aggiustare il mondo - Aaron Swartz.pdf/118

Da Wikisource.
118      Aggiustare il mondo


I progetti attorno a Tor riguardavano, si diceva, il tema dell’anonimato, un punto estremamente caro ad Aaron.

Sul suo blog, il 24 ottobre 2008, il giovane dedicò un articolato post proprio a questo argomento e lo intitolò, per rendere ben chiaro il suo approccio al tema, “In difesa dell’anonimato”.

Dopo un breve excursus storico, volto a incardinare il concetto di anonimato nella storia costituzionale americana, Swartz passa ad analizzare con lucidità il quadro tecnologico e la nuova importanza di questo fattore digitale.

Nel 1787, quando i padri fondatori degli Stati Uniti d’America vollero difendere la Costituzione – scrive Aaron – pubblicarono le loro argomentazioni (i Federalist Papers) in forma anonima. Gli informatori hanno reso pubblico tutto, dai Pentagon Papers ai Memos di Downing Street. Il discorso anonimo è un diritto garantito dal Primo Emendamento. Eppure – continua il giovane – nella frontiera apparentemente selvaggia di Internet, pubblicare in forma anonima non è più così facile. I fornitori di servizi di hosting richiedono un nome e i dati di una carta di credito, tutte informazioni che possono consegnare all’FBI in caso di asserite questioni di sicurezza nazionale.

Nel suo post descrive, quindi, la parte tecnologica che stava discutendo con i suoi colleghi, per cercare di raggiungere l’obiettivo di riportare l’anonimato a quella centralità nel mondo digitale che, secondo lui, meritava.

Ma, parlando con Virgil Griffith e altri – ricorda Aaron – ho scoperto un nuovo modo per consentire la pubblicazione anonima di contenuti. L’incredibile progetto Tor consente di utilizzare Internet in modo anonimo, mascherando il proprio traffico attraverso una lunga serie di relay. Meno noto è il fatto che consente anche la pubblicazione anonima. Purtroppo, per visitare i siti pubblicati in modo anonimo è necessario il software Tor, ma ci siamo resi conto che non c’è motivo per cui debba essere così. Così, ho rispolverato un lavoro iniziato anni e anni fa, e ho costruito un proxy tor2web. Ora, chiunque abbia un browser web può visitare un URL Tor anonimo da qualsiasi browser web, senza alcun software “speciale”. Il che significa che anche la pubblicazione di un sito web anonimo diventa, ora, abbastanza facile. Un applauso all’anonimato – e a più strumenti che lo possano proteggere.