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134      Aggiustare il mondo


to download 19,856,160 pages of documents in a campaign to place the information free online”. Vi era un preciso riferimento a un’azione di Aaron.

Anche il contenuto di questo servizio, come l’articolo di Wired, è, del resto, perfettamente idoneo a richiamare l’attenzione degli investigatori.

Si apre, in particolare, proprio con la descrizione dell’azione di un gruppo di attivisti:

Gli americani si sono abituati a trovare online qualsiasi cosa desiderino in modo rapido e gratuito. Ma per chi cerca decisioni, memorie e altri documenti legali di un tribunale federale, non c’è Google. C’è invece Pacer, il sistema di accesso pubblico ai registri elettronici dei tribunali gestito dal governo e progettato ai tempi dei modem telefonici. Macchinoso, arcano e non gratuito, è tutto ciò che Google non è. Di recente, tuttavia, un piccolo gruppo di attivisti dedicati all’open-government si è unito per spingere il sistema dei registri giudiziari verso il 21° secolo, semplicemente accaparrandosi enormi porzioni del database e regalando i documenti, con grande disappunto del governo.

Carl Malamud è presente anche in questo scritto, e conferma il suo approccio critico nei confronti del sistema:

«Pacer è semplicemente orribile», ha dichiarato Carl Malamud, leader dell’iniziativa e fondatore di un gruppo no-profit, Public.Resource.org. «Il sistema è obsoleto da 15 a 20 anni». Peggio ancora, ha detto Malamud, Pacer prende informazioni che secondo lui dovrebbero essere gratuite, e i documenti prodotti dal governo non sono coperti da copyright, e fa pagare 8 centesimi a pagina. La maggior parte dei servizi privati che consentono la ricerca, come Westlaw e Lexis-Nexis, fanno pagare molto di più, mentre i nuovi arrivati, come AltLaw.org, Fastcase.com e Justia.com, offrono alcuni documenti a basso costo o addirittura gratuitamente. Ma anche il costo apparentemente basso di Pacer aumenta quando i documenti giudiziari possono arrivare a migliaia di pagine. Le tasse vengono restituite ai tribunali per finanziare la tecnologia, ma il sistema ha un’eccedenza di bilancio di circa 150 milioni di dollari, secondo i recenti rapporti del tribunale. Per Malamud, mettere il sistema legale della nazione dietro un muro di denaro e di meccanismi separa la gente da quello che lui chiama il “sistema operativo della democrazia”. Così, nel 2008, utilizzando 600.000 dollari di contributi, ha acquistato un archivio di 50 anni di documenti delle corti d’appello federali e li ha messi online. Entro quest’anno, era pronto a operare sul più ampio database dei tribunali distrettuali. Questi tribunali, con l’aiuto del Government Printing Office, avevano aperto una prova gratuita di Pacer in 17 biblioteche del Paese. Malamud ha esortato i colleghi attivisti a recarsi in quelle biblioteche, a scaricare il maggior numero possibile di documenti giudiziari e a inviarglieli per la ripubblicazione sul Web, dove Google potrebbe indicizzarli.

A questo punto, il quotidiano presenta al pubblico la figura di Aaron Swartz e lo indica come l’unico responsabile dello scaricamento di quell’enorme quantitativo di documenti statali: