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17. Le strategie processuali     153


Il secondo fu un procedimento statale avviato dall’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Middlesex, che iniziò nel novembre 2011 e venne, però, archiviato nel marzo 2012, su istanza dell’ufficio del procuratore.

Aaron Swartz venne rappresentato, in queste vicende penali, in momenti distinti, da tre gruppi di avvocati, oltre che da un quarto avvocato. Anche il padre di Aaron Swartz, Robert Swartz, partecipò attivamente alla sua difesa.

Il primo studio legale incaricato dal giovane fu Good & Cormier, a Boston. Andrew Good divenne il legale principale di Aaron Swartz. Lo studio rappresentò Swartz nella causa federale e fu coinvolto dal giorno dell’arresto di Swartz sino all’autunno del 2011, dopo la prima incriminazione federale, ma prima che venisse emessa l’incriminazione statale, poi archiviata.

Il secondo studio che decise di assistere Aaron fu quello di Martin G. Weinberg. L’avvocato Weinberg ereditò la rappresentanza di Good&Cormier a partire dall’autunno 2011 e continuò fino alla fine di ottobre 2012, dopo la formulazione dell’accusa federale aggiuntiva.

Il terzo studio fu Keker & Van Nest, di San Francisco. Elliot Peters era il legale di Aaron Swartz. Questo studio raccolse il testimone da Martin Weinberg e continuò ad assisterlo fino al termine del procedimento.

Anche William Kettlewell dello studio legale Collora (a Boston) venne coinvolto nella difesa, in un periodo che si sovrappose al coinvolgimento di Good & Cormier e Martin Weinberg. Né Kettlewell, né il suo studio legale, comparvero però in tribunale nella causa federale o statale.

Con riferimento ai gravi reati contestati dopo l’arresto, Aaron Swartz fu innanzitutto accusato, presso il tribunale distrettuale di Cambridge, di due crimini di “effrazione diurna”: un capo d’accusa, ciascuno, per il 4 e il 6 gennaio 2011. Una sorta di “violazione di domicilio”, con ingresso in locali contro la volontà di chi aveva il legittimo interesse ad escluderlo.

Il 6 novembre 2011, dopo la presentazione dell’accusa federale iniziale, l’ufficio del procuratore distrettuale ottenne un’accusa statale ben più seria contro Aaron Swartz per sei capi d’imputazione: due capi d’imputazione per violazione di domicilio (presso il MIT), con l’intento di commettere un reato; tre capi d’imputazione per accesso a un computer senza autorizzazione e un capo d’imputazione per furto – in particolare, furto di dati elaborati o memorizzati elettronicamente di JSTOR – per un importo superiore ai 250 dollari. L’accusa non venne formulata presso il tribunale distrettuale di Cambridge, bensì in un altro tribunale, ossia la Corte Superiore della Contea di Middlesex.

In un quadro simile, accusa, difesa, parti processuali e opinione pubblica iniziarono a impostare le loro strategie e a veicolare le loro interpretazioni dei fatti in un procedimento che si presentava come lungo e complesso e che avrebbe condizionato, come una Spada di Damocle, la vita di Aaron di lì in avanti.

Nella scacchiera che si era generata, ogni parte processuale elaborava le proprie strategie.