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162      Aggiustare il mondo


Avevano anche vissuto insieme, in passato, e Aaron rimase molto colpito quando Quinn diede mandato a un avvocato per gestire la sua posizione processuale e difenderla, nel momento in cui la procura si fece viva nei suoi confronti in maniera molto aggressiva.

La procura offrì a Quinn l’immunità in cambio di una collaborazione con l’accusa per ottenere informazioni su Aaron, le sue attività e le sue possibili motivazioni criminali.

La donna si spaventò molto per questo coinvolgimento nel procedimento – conservava sul suo computer, di cui fu minacciato il sequestro, anni di informazioni e di contatti con fonti riservate – e decise, così, di cooperare con l’accusa, dicendo tutto quello che sapeva.

In realtà, non sapeva nulla di importante e segnalò, semplicemente, alcuni passaggi “minacciosi” del solito Guerrilla Open Access Manifesto. Aaron, però, interpretò questo fatto come un vero e proprio tradimento, e si sentì ancora più solo.

Quinn si giustificherà, poco dopo, affermando di aver semplicemente seguito le indicazioni dei suoi avvocati, dal momento che non aveva ben compreso la situazione e non si rendeva conto dell’impatto di ciò che stava facendo. Soprattutto, con l’immunità le era anche stato imposto di non parlare con nessuno di ciò che aveva rivelato, e fu costretta a mantenere il segreto anche con Aaron.

Il 4 marzo 2013 Quinn pubblicò un sofferto articolo su The Atlantic, dove descrisse in dettaglio la convocazione presso la procura e la sofferenza di questo passaggio processuale e di quei frangenti.

L’esordio del suo lungo sfogo parte, proprio, dall’idea di solitudine e di paura che genera, nel cittadino comune, un’indagine federale.

Una volta che la vostra vita si ritrova all’interno di un’indagine federale – scrive Quinn – non c’è più spazio al di fuori di essa. L’unica cosa privata sono i vostri pensieri, e anche quelli non sono più al sicuro. Ogni parola che pronunciate, o scrivete, può essere usata, manipolata o giocata come una carta contro il vostro futuro e quello delle persone che amate. Non ci sono parti neutrali, né fonti di saggezza e fiducia ineccepibili. Gli avvocati vi dicono: non prendete appunti. Gli avvocati vi dicono: non parlate con nessuno. È la più grande delle solitudini essere circondati dai propri cari, in pericolo, e costretti al silenzio. Che voi non dobbiate mai vivere un’indagine federale. Io l’ho vissuta, e mi ha consumato e ha cambiato ogni giorno successivo per il resto della mia vita.

L’incubo di Quinn iniziò con una telefonata di Aaron da una stanzetta di una prigione, e quell’incubo durò mesi, fino al tragico esito finale che colpì quello che la donna considerava il suo migliore amico: avevano avuto una relazione, in passato, che era durata ben quattro anni e avevano convissuto per un anno. Una relazione complicata: lei giornalista investigativa e attivista, legata al mondo