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172      Aggiustare il mondo

6) Durante l’ultimo briefing è stato riferito che «alcuni membri dello staff del Congresso hanno lasciato il briefing con l’impressione che i procuratori credessero di dover condannare Swartz per un reato che lo avrebbe messo in prigione per una breve pena, al fine di giustificare le accuse, in primo luogo, secondo due assistenti a conoscenza del briefing». Questa impressione era vera? E, se era vera, su cosa si basava la convinzione dei procuratori?
7) È stato anche riferito che il Guerrilla Open Access Manifesto «dimostrava l’intento malevolo di Swartz di scaricare documenti su larga scala». Ritiene che questo manifesto sia un’espressione protetta dal Primo Emendamento? Sebbene diverse esigenze mostrino che Aaron ha distribuito questo manifesto, avete la prova che l’abbia scritto lui?
8) In precedenza, Aaron Swartz aveva scaricato in massa articoli accademici da Westlaw, un database legale, per condurre uno studio sulle fonti di finanziamento della ricerca scientifica e non li aveva resi pubblici. Oltre al manifesto scritto anni prima dell’incidente al MIT e che non menziona specificamente JSTOR, avete qualche prova che Aaron avesse intenzione di rendere pubblici i documenti JSTOR?
9) L’Ispettore generale del DOJ è a conoscenza o ha dato seguito a una lettera presentata dall’ex avvocato di Swartz all’Ufficio per la responsabilità professionale del DOJ, in cui si denuncia che l’Ufficio del procuratore del Massachusetts a) ha ritardato la divulgazione di e-mail rilevanti per l’indagine e b) ha esercitato pressioni su Swartz affinché si dichiarasse colpevole con minacce di pene detentive esagerate?

La deputata Zoe Lofgren della California propose, poi, su Reddit, un’iniziativa legislativa che denominò Aaron’s Law: una proposta di legge che voleva emendare il CFAA, depenalizzando la violazione dei termini di servizio.

Non ebbe successo, e non fu approvata dal Congresso, ma ebbe il merito di ricordare Aaron e di sollevare un problema specifico: il CFAA era troppo vago e, a causa di una simile formulazione, gli utenti che violavano i termini di servizio, potevano rischiare il carcere. Senza contare che, a causa di evidenti ridondanze, i cittadini potevano essere processati più volte per lo stesso reato informatico in base a disposizioni diverse, aggravando le accuse e prevedendo pene sproporzionate per i condannati.

La proposta di una Aaron’s Law voleva rimediare a questo “corto circuito normativo”, modificando il linguaggio del CFAA per rendere le pene per il download di materiale protetto da copyright, sia in termini di carcere che di multe, meno punitive e più legate al reale valore del materiale sottratto.

Anche la famiglia di Aaron, subito dopo il tragico evento, rilasciò dichiarazioni in cui si accennò a una responsabilità diretta del procuratore per la morte del ragazzo.

Non si trattava, dissero, soltanto di una tragedia personale, ma il suicidio era stato il prodotto di una giustizia penale, e di un sistema processuale, che erano pensati per intimidire, utilizzando un insieme di capi di imputazione che