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212      Aggiustare il mondo


Ancora oggi, sul sito di Sci-Hub, sono riportati in bella vista i tre principi che animano le attività di Alexandra: “knowledge to all”, “no copyright” e “open access”.

Con riferimento al primo aspetto, “conoscenza per tutti”, il pensiero della fondatrice è ben chiaro:

Combattiamo le disuguaglianze nell’accesso alla conoscenza in tutto il mondo. La conoscenza scientifica dovrebbe essere disponibile per ogni persona, indipendentemente dal reddito, dallo status sociale, dalla posizione geografica, e così via. La nostra missione è rimuovere ogni barriera che impedisca la più ampia distribuzione possibile della conoscenza nella società umana!

Vi è, poi, il punto della protezione dei contenuti in base alla normativa sul copyright e, anche in questo caso, il movimento alla base di Sci-Hub riprende la tipica ostilità verso il sistema di protezione del diritto d’autore, che già aveva caratterizzato le azioni di Aaron:

Sosteniamo la cancellazione della proprietà intellettuale, o delle leggi sul copyright, per le risorse scientifiche ed educative. Le leggi sul copyright rendono illegale il funzionamento della maggior parte delle biblioteche online. Di conseguenza, molte persone sono private della conoscenza, mentre allo stesso tempo permettono ai detentori dei diritti di trarne enormi benefici. Il diritto d’autore favorisce l’aumento delle disuguaglianze informative ed economiche.

Infine, vi è l’adesione esplicita ai principi di base dell’open access, soprattutto con riferimento ai contenuti scientifici e ai prodotti accademici:

Il progetto Sci-Hub sostiene il movimento Open Access nella scienza. La ricerca dovrebbe essere pubblicata ad accesso aperto, cioè essere di libera lettura. L’accesso aperto è una forma nuova e avanzata di comunicazione scientifica, che sostituirà i modelli di abbonamento ormai obsoleti. Ci opponiamo al guadagno ingiusto che gli editori ottengono creando limiti alla distribuzione della conoscenza.

Da un punto di vista giuridico, Sci-Hub è un sito che è in palese violazione di tante regole, comprese quelle relative al copyright in tutti i Paesi coinvolti. Prosegue, però, nelle sue attività – nonostante le numerose vertenze legali che vengono minacciate e portate avanti – sfruttando le ampie maglie della normativa locale e spostando, spesso, il sito tra vari portali e servizi.


Aaron, in questa sua strada verso la liberazione dei contenuti, si appassionò anche al mondo che ruotava attorno a Wikipedia, cui dedicò numerosi post – e riflessioni – sul suo blog.

Il suo rapporto fu, in realtà, un po’ tormentato. Diremmo, quasi, di amore-odio. Lui amava l’idea di enciclopedia aperta e collaborativa online e contribuì agli