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Epilogo     231


Lives Matter: gli attivisti iniziano a sollecitare, dopo questo caso, un uso intenso della tecnologia quale strumento perfetto per raccogliere testimonianze per le strade. Gli smartphone diventano lo strumento preferito per il live streaming. Il Presidente Trump insiste, in quell’anno, per rimuovere la famigerata Section 230 del Communication Decency Act del 1996, una normativa che ha fornito una sorta di scudo alle piattaforme online che pubblicano i contenuti, limitando la loro responsabilità. Si tratta di quella che è considerata la norma fondante che ha permesso alle piattaforme di fiorire e di vedersi garantire un ampio margine di libertà con riferimento a tutto ciò che pubblicano. Il suo tentativo, però, non andrà a buon fine. Come conseguenza della pandemia, aumentano sensibilmente gli episodi di disinformazione, gli attacchi di phishing e le truffe informatiche.

Il 2021 è l’anno del metaverso, dell’intelligenza artificiale e degli NFT, mentre il 2022 vede riaprirsi un dibattito sulla delicata posizione di Julian Assange, con un accordo UK-USA-Ecuador per la sua estradizione. In Iran, nel frattempo, la tecnologia viene usata ancora una volta come strumento per esercitare i propri diritti di protesta e per opporsi al regime. Durante il conflitto Russia-Ucraina, le fake news e il deepfake vengono utilizzati come veri e propri strumenti di guerra, così come i droni, i sistemi di riconoscimento facciale, i virus e il phishing.

La Electronic Frontier Foundation, una delle associazioni preferite da Aaron, che collaborò anche a finanziare alcuni suoi progetti, è ancora oggi in piena attività e, ogni anno, organizza un “giorno della memoria” per ricordare il giovane hacker. Oggi la EFF si occupa, tra le altre cose, di riconoscimento facciale, di sorveglianza, di tutela dei diritti umani, di violazione della privacy degli smartphone e dei cittadini, di concorrenza, di copyright e di brevetti. Sul sito, sono decine i documenti che ricordano le attività e le controversie giudiziarie di Aaron.

Lawrence Lessig, Carl Malamud, Tim Berners-Lee e Brewster Kahle, quattro dei più importanti punti di riferimento per Aaron quando era in vita, sono ancora impegnati nelle loro attività di ricerca e di attivismo. Quinn Norton continua a fare la giornalista e la scrittrice, Lisa Rein è coinvolta in numerose iniziative artistiche e letterarie, molte delle quali pensate per ricordare Aaron. Taren Stinebrickner-Kauffman, la sua ex compagna, continua a operare come attivista. Carmen Ortiz, la procuratrice che guidava l’ufficio che ha accusato Aaron, si è dimessa da ogni incarico nel dicembre del 2016. Stephen Heymann, il procuratore che si era preso carico del caso, è passato a svolgere la professione privata di avvocato.

Negli ultimi dieci anni, la sorveglianza e il controllo dei dati dei cittadini si sono espansi a livelli preoccupanti. La governance della rete, delle piattaforme, dei big data e dell’intelligenza artificiale è in mano a non più di una decina di grandi società, statunitensi e cinesi. I governi hanno emanato sempre più norme volte a regolamentare il digitale, e da un “Far-West giuridico” si è passati a una