Pagina:Agrippa - Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme, 1568.djvu/104

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[versione diplomatica]


O ſon ſtato molti giorni in dubio, s'io doueuo publicar' oltra queſto diſcorſo d'Arme certi ragionamenti hauuti in tre giorni fra Annibal Caro, et me, nati da certa uiſion mia, ch'altre uolte li narrai: finalmente moſſo da le ragioni, che da me ſteßo allegauo in mio fauore, inclinando ueramente più preſto al sì, che al nò, & eſſortato ancora da qualche mio amico, ho laſſato perſuadermi à preſtar il conſenſo che ſi ſtampi. Pregando però ciaſcuno, à chi per ſorte, o per capricio, o per altro ſtimolo, accaderà uederli, c'hauendo riſguardo à le cauſe, le quali mi hanno fatto publicarli: di poi conſiderando l'eſſer mio, che m'habbia per iſcuſo, poi ch'à ſe ſteſo, ne à li amici ſi puo facilmente reſiſtere, benche la coſa non ſia laudabile molto: & l'eßer mio non ſi connumera fra li dotti, ma uolonteroſi di ragionare d'ogni caſo. Coſi reſtando a tutti egualmente amico, à tutti racommando, per l'equità, queſto poco ordine di parole.


[versione critica]


O son stato molti giorni in dubio, s'io dovevo publicar' oltra questo discorso d'Arme certi ragionamenti havuti in tre giorni fra Annibal Caro, et me, nati da certa vision mia, ch'altre volte li narrai: finalmente mosso da le ragioni, che da me stesso allegavo in mio favore, inclinando veramente più presto al sì, che al nò, et essortato ancora da qualche mio amico, ho lassato persuadermi à prestar il consenso che si stampi. Pregando però ciascuno, à chi per sorte, o per capricio, o per altro stimolo, accaderà vederli, c'havendo risguardo à le cause, le quali mi hanno fatto publicarli: di poi considerando l'esser mio, che m'habbia per iscuso, poi ch'à se steso, ne à li amici si puo facilmente resistere, benche la cosa non sia laudabile molto: et l'esser mio non si connumera fra li dotti, ma volonterosi di ragionare d'ogni caso. Cosi restando a tutti egualmente amico, à tutti racommando, per l'equità, questo poco ordine di parole.