Pagina:Agrippa - Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme, 1568.djvu/93

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S» t SECO NDA te, ma parendomi hauerne difcorfo à baftanza, per li {opra notati effempi di fatti, & di parole,& per li ragionamenti hauutiper l’opera fopra fpada fola, fpada, & pugnale, fpada, & cappa,donde li potrà comprendere il refto che farà bifogno per befferemo d’elfe,& elTendo molte de le botte che fiponno far’con effe tanto uiìtate come faria, una finta di mandritto, & paffar’à ferir’di mano manca lanciata di tra uerfo: & una finta di mano manca, & palfar à ferir’di man’dritta lanciata di trauerfo: una finta di mandritta, una parata, & una battuta di mano manca, & un’riuerfo: una finta di mano manca, una battuta & una parata di man’dritta, & unriuerfo:& fimili: lalfaròcheda fe ftefio ogn uno s’accommodi fecondo li parerà fi per li dfempi,fi anco ra per le diuerfità de le botte fcritte, & notate, CAP. XVIII. Il EFFETTO di quella prefa uerrà elfeguito in quello modo, fe C. taltarà per di fore la fpada di B. & eflendofeguitatodalui per forza con la botta di H.àla uolta del petto, fi ritirarà medefimamente in B. fegui tando fubito pur’di H. per forza, & fe l’altro ritrouan doli in H.pararà di fore per uoltar un’ltramazzone,per cheC. che fi pofe in B. ritrouandofì medefimamente inH. pararà di croce innanzi con la uolta di mano, & di pie manco innanzi, & coli andarà à la prefa che fi uede in quelle figure Ugnate per S.& per C^do ue fi conclude quello che tante uolte ho detto, ch’il parar e male fe non quando fiamo sforzati, comeadelfo C. quale elfendo crefeiuto tanto innanzi per la botta di H.non poteua difenderli altramente dal Uramazzone di B. &s’hauelfe parata la prima botta di B. cheli dilfe, haueriacorfopericolodirdlar’prelodalui,quando B. non hauelfe uolutoafpettareun’llramazzonediC. per pararlo darli poi d’un riuerfo à le gambe, & tornare in A.