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318 BACCO

     Serti di pampano;
     400Indi, allo strepito
     Di flauti e nacchere,
     Trescando intuonino
     Strambotti e frottole
     D’alto misterïo;
     405E l’ebbre Menadi,
     E i lieti Egipani
     A quel mistico lor rozzo sermone
     Tengan bordone.
     Turba villana intanto
     410Applauda al nostro canto,
     E dal poggio vicino accordi e suoni
     Talabalacchi, tamburacci e corni,
     E cornamuse e pifferi e sveglioni:
     E tra cento colascioni
     415Cento rozze forosette,
     Strimpellando il dabbudà,
     Cantino e ballino il bombababà.
     E se cantandolo,
     Arciballandolo,
     420Avvien che stanchinsi,
     E per grand’avida
     Sete trafelinsi;
     Tornando a bevere
     Sul prato asseggansi,
     425Canterellandovi