Pagina:Alamanni - La coltivazione.djvu/82

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L’importuna gallina e gli altri uccelli.
Come talor veggiam per lunga riga
Le prudenti formiche innanzi e ’ndietro
265Or andar or venir dal chiuso albergo
A i campi e i colli che involando vanno;
Chi tien la preda in sen, chi l’ha deposta,
Chi ricercando ancor novello incarco
Va quinci e quindi, perché poi non manche,
270Quando il verno le assal, l’amato cibo
Per sostenersi: e cotal sembri allora
Col felice signor la sua famiglia.
L’altre biade più vil, gli altri legumi
E segando e battendo, il proprio modo
275Tener si dee che del frumento istesso.
Qual felice nocchier che lunge avendo
Di peregrine merci il legno carco,
Già compito il cammin tra mille e mille
E di scogli e di mar perigli estremi,
280Lieto in porto si trova, e i voti scioglie
A Glauco e Panopea, mostrando aperte
A chi più caro il tien le sue ricchezze;
Tal coi dolci vicin, coi suoi congiunti
Qui s’allegre il villan, qui grazie renda
285Alla spigosa Madre, agli altri Dei
Che negli aperti campi il seggio fanno.
Poiché in sicura parte accolta vede
Dei suoi primi desir la maggior parte,