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108 il cappello del marito


II.

Del resto, quand’anche Alfonso Varchi fosse caduto a temer dell’amico per la sua tranquillità domestica e fosse stato preso da gelosia, si sarebbe dovuto acquietare in un confronto fra le donne accostate da Giulio nell’alta società e sua moglie: questa non era una donna per Giulio. Bella sì, ma non sentimentale, non intellettuale, non nevrotica: Giovanna era sana e savia. E Giulio Galardi, per parte sua, non si curava punto di quella signora Giovanna, che agli aneddoti e ai pettegolezzi da lui riferiti fedelmente e coscienziosamente, porgeva orecchi e occhi incerti, come a storie inverosimili, e quasi per opporre la serietà sua alla fatuità di quelle eroine, domandava al marito notizie politiche, commerciali, industriali e agricole. Lieto della felicità dell’amico, Giulio si ripeteva spesso:

— Che stupida! Alfonso non poteva essere più fortunato!

Passarono così tre anni; durante i quali nella famiglia Varchi e nello scapolo Galardi nulla avvenne, a loro credere, che adombrasse la reciproca e triplice confidenza. Frattanto Giovan-