Pagina:Albertazzi - Novelle umoristiche.djvu/93

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dall'eldorado 79

sari i soldi, più soldi dovevano essere necessari per adornarsi mani e orecchie.... In conclusione, Polla dovette chiarire l’ordinamento finanziario ed economico del nostro sciagurato paese, e, quasi fosse una bella cosa, permettere all’ingenuo fratello di tornare a casa perchè voleva pietre da cambiare subito in valute!

Ah quanto Polla fu pentito di non aver messo da parte per sè alcuno dei brillanti più grossi! Che colpa essere troppo onesti!

Per fortuna Edon era buono, ingenuo al pari di un bambino, nè avvertì altri guai dopo quello della moneta. Anzi per le strade e per le piazze manifestava una giocondità, una meraviglia, una beatitudine a cui era difficile trovare confronto. Si meravigliava e godeva come noi quando fossimo trasportati d’improvviso in una illustre città al periodo splendido del Rinascimento e vivendo di quella vita, per noi oggi storica e fantastica insieme, conservassimo l’illusione per cui il passato ci sembra più bello del tempo presente, e di quella età conoscessimo i beni senza conoscerne male alcuno. Ora attonito, ora ilare, ora meditabondo a cercare la ragione di una cosa e, trovatala, giulivo ed entusiasta, Edon non si stancava di correr qua e là sebbene non fosse avvezzo a girar molto e quantunque tanto frastuono di ruote e di carri lo stordisse. In estasi a dirittura lo traeva la vista delle signore, così eleganti negli abiti di-