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L'ombrello 69


— E io? Chi lo crederebbe? Io non ho mai avuta una malattia grave.

Ne aveva avute, invece, Boldrighi; ma gli eran giovate a depurargli il sangue.

Poi: moderarsi in tutto; rinunciare quasi a tutto; questo era da un pezzo la norma di Boldrighi, per mantenersi vegeto.

Ceccuti scosse il capo.

Moderazione in tutto; ma non rinunciare quasi a nulla: questa invece la norma sua.

Così, egli beveva anche adesso vino buono a colazione e a desinare; faceva una deliziosa pipatina dopo colazione e dopo desinare. E si manteneva in gamba!

Di fuori Porta Saragozza, ove abitava, il giorno andava in centro, e la sera veniva ai Giardini e rincasava sempre a piedi.

— Il moto è la vita.

Boldrighi scosse ora lui il capo, disapprovando.

— La macchina quando è vecchia bisogna risparmiarla.

Niente Bacco e niente tabacco! Egli campava di latte e ova; e per andar a casa, in via Mascarella, prendeva il tram a Porta Santo Stefano e il tram di Piazza. Una passeggiatina e boccate d’aria libera bastavano a impedir che la macchina arrugginisse.

Discordavano, insomma, nel regime igienico; ma li allietava a un modo la convinzione di aver trovata la via per campare il più possibile e bene.