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un’opera di pietà. 135


la sorella che guai a lei se ripetesse ad alcuno una tale istoria, e, cosí gli premeva il suo nome e cosí poca fede aveva nella segretezza e nella benignità di sua sorella, pochi giorni dopo la mandò a Pianoro presso un cugino.

Quetato in questo, Anastasio, che della parente non dubitava, poté cercare il partito piú acconcio per impedire che la moglie gli fallasse e nel medesimo tempo per sorprenderne l’intenzione maligna di cui voleva punirla; per scoprire la verità, ma anche evitare uno scandalo e, non essendo uomo uso a spada o a pugnale, evitare danni piú gravi. E dopo molti disegni risolvette di travestirsi e di penetrare egli nell’orto prima dell’amante, la sera del convegno.

Oh come trascorrevano lenti i giorni pe ’l povero uomo, e che fatica durava a celare il suo travaglio! E madonna Valeria penava al pari di lui. Ma non è donna cosí onesta che non volga l’animo, sia pure in fugaci abbbandoni, agli stimoli e alle lusinghe della colpa, ed essa udendo che messer Anselmo aveva ricuperato vigore e salute e già usciva di casa, non poteva