Pagina:Albertazzi - Vecchie storie d'amore, 1895.djvu/197

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la dama fallace. 183


dama, cosí suppose che il Palmenghi, scoperto il trascorso della dama, cercasse vendicarsi: non usciva se non armato e seguito da piú servi e comandava di vigilare presso la casa del vicino. Di che questi s’avvide presto; né avendo ragioni proprie d’inimicizia con il Della Torre, credette a un accordo fra i parenti di Domitilla, che l’odiavano a morte, e don Alfonso; e si guardava anch’egli. I servi dell’uno e dell’altro si guatavano in cagnesco. La rissa avvenne, e quando già Domitilla, dimentica del suo biglietto, aveva ripreso a scrivere all’amante e a confortarlo.

Un giorno don Alfonso veniva verso la porta del Palmenghi, sulla quale due figure di bravi stavano in attitudine spavalda; e poiché egli fu passato, quelli risero in faccia ai due fidi che gli erano di scorta. Offesa ai servi, offesa al padrone: don Alfonso fe’ un cenno e i suoi attaccarono gli altri.

Alle grida il Palmenghi uscí con la spada in pugno, e allora don Alfonso s’avventò su di lui rapido, in un attimo, e lo colpí al cuore; poi in