Pagina:Albertazzi - Vecchie storie d'amore, 1895.djvu/227

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NOTA


.... L’indagine psicologica, l’osservazione e lo studio del fenomeno spirituale, l’analisi del sentimento sono la caratteristica della nostra età e il tormento nostro. Questa curiosità pretensiosa di conoscere noi stessi sembra penetrare dalla scienza nella vita comune e divenire abitudine e sollazzo dello spirito. Il cronista narra della ragazza che s’è avvelenata e riferisce i particolari piú minuti del fatto; ma non ci bastano essi, e vorremmo sapere quale successione di pensieri dolorosi o folli, quale aberrazione di sentimento ed esagerazione di passione erotica, quale cumulo di avverse circostanze esteriori e che influenza di contorno ha condotto quella femminetta al proposito insano.

Né ci sbigottisce e rattiene la profanazione dell’idealità; anzi ci sembra d’innalzare noi stessi abbassando i grandi uomini a noi se possiamo apprenderne a rilevarne i difetti o le colpe. E non la sola vaghezza dell’ignoto, ma l’avidità di conoscere in che guisa vivevano e come sentivano i nostri avi induce gli studiosi a violare per gli archivi i segreti del tempo e della morte e innamora le persone severe e cólte alla storia dei costumi. Però l’efficacia della critica storica è tanta che non si capirebbe senza avvertire questa ragione remota della sua necessità.