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Pagina:Albertazzi - Vecchie storie d'amore, 1895.djvu/50

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36 il leardo.

V.

Un giorno d’autunno, in tanto che madonna Giovanna e una fantesca distendevano il bucato al sole, arrivò di corsa a Santelmo uno scudiero del Farneto. — Madonna — disse —, messer Lapo sta male e vuol vedervi. — Ciò udito madonna Giovanna affollò lo scudiero d’inchieste e Raimondo fece sellare il leardo.

Presero per via piú breve il sentiero occulto che l’amore di Raimondo aveva tracciato dentro il bosco. E andando, con l’anima in pena, la donna si raffigurava il padre morente nella camera ove egli era rimasto lieto un mattino ad attenderla sposa e poi in un tormentoso abbandono era rimasto dei mesi ad aspettare la morte; lo rivedeva quale l’aveva veduto un giorno fanciulla portare di peso dai servi entro la stessa camera, il volto contraffatto e gli occhi gonfi e sanguigni, brutto, pauroso; e a secondare così con la fantasia commossa il ricordo lontano, sentiva quasi un conforto risalendo piú addietro nelle memorie della puerizia,