Pagina:Albertazzi - Vecchie storie d'amore, 1895.djvu/83

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Con soave accondiscendenza la giovinetta avvolse il braccio al collo di lui e gli rispose con sommissione pudica; poi, stanca, abbandonò il capo al cuscino e a poco a poco, chiusi gli occhi, s’addormentò. Riccardo la sentiva così dormire; la sentiva alitare e palpitare, e sembrava che dal contatto gli derivasse allo spirito commosso una tenerezza mesta e un trepido senso di pietà: il suo spirito riagitato da un sentimento piú antico e profondo che l’amore, ma che tuttavia l’amore gli deprimeva dentro, già tremava e sbigottiva in un presentimento di pene prossime e fatali.

Rifletteva. Nel giorno aveva visti molti cavalieri apparecchiarsi al passaggio a cui il principe Edoardo d’Inghilterra e il conte di Brettagna erano stati chiamati da Luigi il santo, e di quelli egli