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114 i libri della famiglia

accettarla in casa, resta a conoscere come si debbe trattarla in casa.

Battista. Io non interromperei questo tuo così succinto correre, se da te non fusse a me permessa questa licenza. Ma giovi el fermarci un poco e rivolgermi adrieto per confermarci a memoria quanto, se ben mi ramenta, per infino a qui dicesti si debbe scegliere onesta compagna di buon parentado e con buona dota, e atta a far figliuoli assai. Queste tutte cose difficilissime, Lionardo, stimi tu sia facile trovarle tutte in una donna, nonché in tante di quante bisogna a una famiglia grande e simile alla nostra? Io veggo negli altri matrimonii: se la fanciulla esce di parentado, ella ne viene sanza dota, e spesso così si dice: «Se tu vuoi dota, togli vecchia o sozza», tal che tra noi mi pare sia simile usanza a quella si scrive era in Tracia, che le sozze vergine con molta dota comperavano i mariti, alle belle stava certo premio secondo il giudicio de’ publici tassatori. Adunque, Lionardo, intendi tu quel ch’io voglio dire?

Lionardo. Intendo, e piacemi sia così stato attento a quanto abbiamo insino a qui detto. Èmmi caro non m’abbi lasciato così trascorrere. E sì, è egli vero; sì, e’ matrimonii non possono tutti essere com’io gli desidero, né possono tutte le mogli trovarsi simile a quella Cornelia figliuola di Metello Scipione maritata a Publio Crasso, donna formosa, litterata, perita in musica, geometria e filosofia, e quello che in donna di tanto ingegno e virtù più meritava lode, fu d’ogni superbia, d’ogni alterezza e d’ogni importunità vacua. Ma facciasi come consigliava quel servo Birria apresso Terenzio: «Non si può quel che tu vuoi; voglia quel che tu puoi». Sposisi quella in cui appaiano meno che nell’altre mancamenti. Non si lasci bellezza per aver parentado, non parentado per asseguire dota. Lodava Catone, ottimo padre di famiglia, nelle donne molto più una antica gentilezza che una grande ricchezza. E quanto a me, benché io possa credere l’una e l’altra sarà baldanzosa alquanto e contumace, pur quella un poco più temerà vergogna e molto meno sarà disubidiente,