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Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/22

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16 i libri della famiglia

sando e chi lascio, e come ordino, e a chi racomando le care mie e amate cose; alle quali tutte cocentissime cure non so chi allora potesse non pendervi coll’animo, e credo forse non gioverebbe a sostenere el carco della infermità. Però sarai da lodarti, Lorenzo, se starai di miglior voglia. E così fa. Confòrtati, spera bene e della fortuna e di te stesso in prima, e stima con noi insieme, se noi non siamo troppo grandemente ingannati, questi tuoi figliuoli saranno di certo tali che assai poteranno contentarti.

lorenzo. Figliuoli miei, alla virtù sempre fu questo premio non piccolo: ella per forza fa lodarsi. Vedetelo come costoro vi pregiano e quanti e’ vi promettono. Saravvi onore, quanto più in voi sia, con ogni opera e arte sforzarvi d’essere come essi vi sperano. E suole ogni lodata virtù ne’ buoni ingegni crescere. Forse dirò quello che in verità, Adovardo, e tu Lionardo, non è; ma sia licito a’ padri parergli le virtù de’ figliuoli maggiori che le non sono, né sia in me ascritto ad imprudenza se per incender costoro ad amar la virtù, in presenza gli dimostro quanto m’agradi, e quanto mi piacerebbe vederli molto virtuosi, poiché ogni loro picciola lode a me parerà grande. Vero è che io sempre con ogni industria e arte mi sono molto ingegnato d’essere da tutti amato più che temuto, né mai a me piacque apresso di chi mi riputasse padre volere ivi parere signore. E così costoro sono stati da sé sempre ubidienti, riverenti, e hannomi ascoltato molto e seguito i comandamenti miei, né in loro mai vidi alcuna durezza o rilevato alcuno vizio. Hommi d’ogni loro buono costume preso piacere, ed èmmi paruto potere meco meglio di dì in dì sperare e aspettare. Ma chi non sa quanto sia dubbiosa la via della gioventù, nella quale se alcuno vizio era, quello già o per paura o per vergogna de’ padri o de’ maggiori stava coperto e ascoso, di poi in tempo si scopre e manifesta? E quanto el timore e reverenza de’ giovani manca, tanto in loro nascono di dì in dì e crescono vari vizii, ora per proprio ingegno da sé a sé depravato e corrotto, ora per brutte conversazioni e consuetudini viziato e guasto; e per