Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/24

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18 i libri della famiglia

e regola del vivere, stare desto, provedere da lungi ogni nebbia d’invidia, ogni nugolo d’odio, ogni fulgore di nimistà in le fronti de’ cittadini, e ogni traverso vento, ogni scoglio e pericolo in che la famiglia in parte alcuna possa percuotere, essere ivi come pratico ed essercitatissimo navichiero, avere a mente con che venti gli altri abbino navigato, e con che vele, e in che modo abbiano scorto e schifato ciascuno pericolo, e non dimenticarsi che mai nella terra nostra alcuno mai spiegò tutte le vele, benché non superchie fussero grandi, il quale mai le ritraesse intere e non in gran parte isdrucite e stracciate. E così conoscerà essere più danno male navigare una volta, che utile mille giugnere a salvamento. Le invidie si dileguano dove risplende non pompa ma modestia; l’odio s’atuta dove non alterezza cresce ma facilità; l’inimicizia si rimette e spegne dove tu te armi e fortifichi non di sdegno e stizza, ma di umanitate e grazia. A tutte queste cose debbono e’ maggiori delle famiglie aprire gli occhi e la mente, tendere el pensiero e l’animo, stare da ogni parte apparecchiati e pronti a prevedere e conoscere el tutto, durarvi fatica e sollecitudine, avervi grandissima cura e diligenza in far di dì in dì la gioventù più onesta, più virtuosa e più a’ nostri cittadini grata.

«E sappino e’ padri ch’e’ figliuoli virtuosi porgono al padre in ogni età molta letizia e molto sussidio, e nella sollecitudine del padre sta la virtù del figliuolo. La inerzia e desidia inrustichisce e disonesta la famiglia, i solleciti e officiosi padri la ringentiliscono. Gli uomini cupidi, lascivi, iniqui, superbi caricano le famiglie d’infamia, d’infortunii e di miserie. I buoni, per mansueti, moderati e umani che siano, se non saranno molto nella famiglia solliciti, diligenti, preveduti e faccenti in emendare e reggere la gioventù, sappino che cadendo alcuna parte della famiglia, sarà forza a loro insieme ruinare, e quanto e’ saranno in la famiglia con più amplitudine, fortuna e grado, tanto sentiranno in sé maggior fracasso. Le priete più che l’altre in alto murate son quelle che cadendo più s’infrangono. Però siano e’ maggiori