Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/256

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250 i libri della famiglia

truovano e’ danari, suppliscono al bisogno. Ma non ci aviluppiamo in questo ragionamento; favelliamo come pratichi massai; lasciamo le disputazioni da parte. Così giudico: el buono padre di famiglia conosca tutte le fortune sue, né voglia avelle tutte in uno luogo, né tutte in una cosa poste, acciò che se gli inimici, se gli impeti ostili, s’e’ casi avversi premono di qua, tu vaglia e possa di là; se danneggiano di là, tu salvi di qua; se la fortuna non ti giova in quello, né anche ti sia nociva in questo. Così adunque mi piace non tutti danari, né tutte possessioni, ma parte in questo, parte in altre cose poste e in diversi luoghi allogate. E di queste s’adoperi al bisogno, l’avanzo si serbi pell’avenire.

Lionardo. Che pure miri tu, Adovardo, quasi come stupefatto a questi detti di Giannozzo? Se tu avessi udito e’ suoi ragionamenti sopra, tu confesseresti e’ suoi detti alle famiglie quasi oraculi divini essere, tutti necessarii a bene reggere ogni famiglia fuori e dentro in casa. Nulla v’è mancato, tutto v’è detto con suavità, chiaro, netto, puro. Lodarestilo.

Adovardo. Se Lionardo me ne consiglia, io sono contento consentirvi, Giannozzo, e come volete giudicherò che il buono massaio debba non ridursi in danari soli, né in sole possessioni, ma debba partire le fortune sue in più cose e in più luoghi. E sono contento accresce’gli fatica e porgli ad animo la custodia e conservazione più che del danaio, sola una cosa della quale essere massaio stimava io che bastasse.

Lionardo. Crederesti tu potere errare, Adovardo, nella masserizia consentendo al giudicio di Giannozzo?

Adovardo. Anzi sarebbe in grande errore chi credesse il giudicio e sentenze di Giannozzo non essere verissimo, ma in alcuna cosa, Lionardo, benché le siano vere, tale ora non mi pare biasimo dubitarne. E vedete, Giannozzo, in quello che io potrei dubitare. Voi testé mi isvilisti il danaio, Iddio buono, per modo che niuna cosa più sarebbe, sendo come diciavate, vile; solo fatto il danaio per comperare le cose. Parse a me volesti pur troppo rendere il danaio disutile; sotto