Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/381

Da Wikisource.

i libri della famiglia 375

nate almeno prima del 1498, anno in cui morì Ottaviano1. Non figura nell’Index vetus fatto dal Veterano poco dopo la morte di Federigo (1482)2. È probabile però che fosse copiato per Ottaviano dallo stesso gruppo di amanuensi che lavoravano per il Duca3.

Descritto da C. Stornaiolo, Codices Urbinates Latini, Roma, 1902, tom. I, p. 224.

12. Cod. Ottoboniano Lat. 1481 (O).

Cod. cart. sec. XVI; mm 200x140; cc. 74 numerate. La legatura presente risale agli anni 1878-89 (stemmi di Leone XIII e del card. Pitrà sul dorso). Già posseduto da Marcello Cervino e dal Duca di Altaemps, secondo le indicazioni che si leggono sulle cc. 1r e 2r. A cc. 2v: Versi di Leon Bap. Alberti recitati nel primo Certame Coronario Anno xpj MCCCCXXXXIJ (sic) die... quando e’ donò questo quarto libro de Famiglia al SE. e po. fierentino (sic)4. Incipit: «Dite o mortali che sì fulgente corona». Questi esametri sono seguiti subito, a cc. 3r, dal Lib. IV della Famiglia senza alcuna intestazione: «Era già quasi da riporre gli argenti...» Il codice è stato trascritto tutto dalla stessa mano, che diventa poco leggibile dopo cc. 55 perché l’inchiostro forte ha penetrato la carta sottile e la scrittura traspare da una pagina all’altra.

Biblioteca Casanatense

13. Cod. 601 (già B. V. 15) (Ca).

Cod. membran. sec. XV; mm 245x161; cc. 91 num. più una di guardia bianca in principio. Legato in cuoio contemp. con fregi d’oro sul dorso e sulla copertina, che è chiusa con due fermagli

  1. Cfr. le osservazioni del Mancini, ed. cit., pp. ix-x. Per Ottaviano Ubaldino, nipote di Federigo da Montefeltro, e poi tutore di Guidobaldo, vedi Luzio-Renier, Mantova e Urbino, Torino-Roma, 1893, pp. 32-4, 77-82. Doveva conoscere personalmente l’Alberti, che frequentava la corte di Urbino ai tempi di Federigo (cfr. Mancini, Vita di L.B.A., 2" ed., 1911, pp. 480 sgg.).
  2. L’Index Vetus è stampato dallo Stornaiolo nella prefazione al suo catalogo dei Codd. Urbinates Graeci, Roma, 1895, pp. lix sgg.
  3. Cfr. la Vita di lui scritta da Vespasiano da Bisticci.
  4. Vedi G. Mancini, Op. Ined. L.B.A., Firenze, 1890, pp. 236-7. Il cod. legge Diequando, e il Mancini stampa Die’ quando, ma sospetto che il giorno e il mese siano stati omessi dal copista (cfr. la formula alla fine del De Pictura in F1, a c. 136v).