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38 i libri della famiglia

quella condutta per pregio, o la propria madre. Né ancora mi stenderò a provarti quanto l’amore verso del figliuolo si conservi e confermi alla madre quando el figliuolo sarà nel suo seno cresciuto e nutrito. E quando pure bisognasse, che raro non mancando la madre accade, cercare la balia e avere in queste tali dette cose sollecitudine, non pare a me faccenda troppo grave. E forse veggo molti uomini con diletto affaticarsi in utilitati minori che non è per salute de’ figliuoli, cosa lodevole e molto devuta.

Ma ben sai, stare in paura come tu mi parevi e dubitare di quella prima età periscano molti, a me questo non pare da lodare. E’ si vuole, mentre che ne’ fanciulli si sente spirare qualche anima, più tosto sperarne meglio che dubitarne. Né sono talora sì grande le dogliuzze de’ fantini quanto elle paiono. Vedevilo ieri giacere languido e tutto quasi fuori di vita: oggi tutto vivo, tutto forte ti s’apresenta, per tutto transcorre. E quando a Dio fusse in qualche età piaciuto che a’ figliuoli tuoi el corso de’ giorni suoi fusse finito, stimo sia officio de’ padri più tosto ramentarsi e rendere grazia de’ molti piaceri e sollazzi, quali e’ figliuoli hanno loro dati, che dolersi se chi te gli prestò se gli ha in tempo rivoluti. Lodasi quella antiqua risposta d’Anassagora, el quale come prudente e savio padre udendo la morte del figliuolo, quanto dovea con paziente e ragionevole animo disse, sapea sé avere generato un uomo mortale, e non gli parea intollerabile se chi era nato per morire già fusse morto. Ma qual si truova rustico sì imperito e sciocco, el quale in sé non sia certissimo come nulla cosa può dirsi morta qual prima fusse stata non viva, così nulla essere in vita che non aspetti quanto era dovuta a morte?

E forse ti dirò tanto, Adovardo, ch’e’ padri lo dovrebbono avere, non voglio dire caro, ma certo molto meno a molestia s’e’ figliuoli muoiono senza maggior vizii e senza sentire quanti molti affanni siano in questa vita de’ mortali. Niuna cosa si truova più faticosa che ’l vivere; e beati coloro che uscirono di tanti stenti e finirono i dì suoi giovinetti