Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/463

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cena familiaris 457

stessa Famiglia1. Si ricava poco per la soluzione del problema della composizione dal fatto che la Villa nel cod. Pal. 267 è indirizzata a Lorenzo Vettori, di cui si ha scarse notizie2. Ma per un certo rapporto col Teogenio, e per le non poche corrispondenze con alcune parti del terzo libro della Famiglia3, la Villa mi sembra potersi con sicurezza attribuire al quarto decennio del secolo. Per una più ampia illustrazione di queste brevi considerazioni, mi permetto di rinviare al mio art. citato sopra. Aggiungo qui soltanto la descrizione del codice:

Cod. Pal. 267, Bibl. Naz. di Parma.

Cod. cart., sec. XV, mutilo in fine; cc. 60 numerate da 1a-60b, di cui le cc. 49 e 60 in pergamena (misura mm 210 x 150); scritto tutto dalla stessa mano, che è quella di Carlo Alberti, fratello di Battista. Legato in cuoio. Contiene:

cc 1a-45a: Il Teogenio di L. B. A.; precede la lettera dedicatoria a Leonello d’Este, intitolata: Leonis Baptiste Alberti ad III. p. d. leonellum march, estrn. d. consolatione pro morte III. genitoris sui dni. N. ma. estn. liber qui theogenius titulatur. Epistula. Incipit: «Ligurgus dicono statuì in Sparta...» L’opera stessa comincia a c. 2 a, intitolata: Leonis Baptiste de Albertis Theogenii liber primus incipit. Il secondo libro conclude a c. 45 a con questa nota: Explicit liber eximij doctoris domini Baptiste de Albertis de Florentia tt‘ Theogenius. Scriptum per me Carolum de Albertis auctoris fratrem.
cc. 45b-48b: La Villa, intitolata: Ex opusculo dni baptiste de Albertis quod dicitur Villa. Ad Lau. Victorium. In fine la nota:
  1. Vedi lib. II, p. 109. Le citazioni sono poi frequenti nel De Re Aedif., ma non in quella parte che tratta della costruzione della villa (Lib. V, capitoli 14-18), lì intesa però piuttosto come casa di campagna.
  2. Fu del magistrato de’ Priori nel ’43 e nel ’68-’69, e Podestà a Fucecchio dal ’48-’49 (v. A. Rinuccini, Lettere ed Orazioni, a c. di V. R. Giustiniani, Firenze, 1953, pp. 75 e 264). Carlo Alberti gli mandò la Tranq. dell’Animo del fratello (cod. Laur. Gadd. 84: v. (sopra a p. 450).
  3. Il titolo del Teogenio echeggia quello della Teogenia di Esiodo, e offre qualche tenue legame cogli interessi espressi nella Villa. Per la data, vedi ora G. Ponte in «Convivium», N. S. II, 1955, 2, pp. 150 sgg., che lo metterebbe nel 1440 circa. Per la Famiglia, mi riferisco all’elogio della villa e della vita in campagna messo in bocca di Lionardo (vedi pp. 198 sgg.).