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libro primo 49

virtù e nervo. Ed è l’essercizio necessario a’ giovani, utile a’ vecchi; e colui solo non faccia essercizio, el quale non vuole vivere lieto, giocondo e sano. Solea Socrate, quel padre de’ filosofi, per essercitarsi non rarissimo e in casa e, come lo descrive Senofonte, in conviti ballare e saltellare, tanto stimava licito e onesto per essercitarsi quello che certo altrove sarebbe lascivo e inetto. Ed è l’essercizio una di quelle medicine naturali, colle quali ciascuno può sé stesso senza pericolo alcuno medicare, come il dormire e il vegghiare, saziarsi e astenere, star caldo e fresco, mutare aere, sedersi quieto ed essercitarsi più e manco ove bisogna. E soleano gl’infermi, uno tempo, solo colla dieta e collo essercizio purgarsi e rafermarsi. A’ fanciulli che sono per età sì deboli che quasi sostengano sé, più si loda el giacere in quiete molta e in lungo ozio, però che costoro stando troppo ritti e sofferendo fatica s’indeboliscono. Ma a’ fanciulletti più forteruzzi e agli altri tutti troppo nuoce l’ozio. Empionsi per l’ozio le vene di flemma, stanno acquidosi e scialbi, e lo stomaco sdegnoso, i nerbi pigri e tutto il corpo tardo e adormentato; e più l’ingegno per troppo ozio s’apanna e ofuscasi, e ogni virtù nell’animo diventa inerte e straccuccia. E per contrario molto giova l’essercizio. La natura si vivifica, i nervi s’ausano alle fatiche, fortificasi ogni membro, assottigliasi il sangue, impongono le carni sode, l’ingegno sta pronto e lieto.

Né acade per ora referire quanto sia l’essercizio utilissimo e molto necessario a tutte l’età, e in prima a’ giovani. Vedilo come sieno e’ fanciulli allevati in villa alla fatica e al sole robusti e fermi più che questi nostri cresciuti nell’ozio e nella ombra, come diceva Columella, a’ quali non può la morte agiugnervi di sozzo più nulla. Stanno paliducci, seccucci, occhiaie e mocci. E però giova usarli alle fatiche, sì per renderli più forti, sì ancora per non lassarli summergere dall’ozio e inerzia, usargli a ogni cosa virile. E anche lodo coloro e’ quali costumano e’ figliuoli sofferire col capo scoperto e il pié freddo, molto vegghiare adrento alla notte, levare avanti el sole, e nell’avanzo dar loro quanto richiede la onestà, e quanto bi-

3Alberti, Opere volgari - i