Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/229

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libro secondo 223

suoi biasimi. E se ci penseremo, lo vederemo che dura più fatica in non parere quello ch’egli è, che non durerebbe in essere quello che non è. Sono adonque e’ vizi corruttele dell’animo, ingrate alla natura, odiose agli omini, moleste a colui in chi e’ sono. E chi ne dubita? Deposto il vizio, l’animo riman libero e valido. Per espurgare ed escludere tanto male, non ti bisogna amminicoli o argumenti altronde che da te stessi. Qualunque, in qualunque luogo, in qualunque tempo disporrà esser simile a’ buoni e ben costumati, certo ivi presente arà modo d’esser vero buono e costumato. Niuna cosa estrinseca potrà impedire a te questo concetto. E se qui a te nulla bisogna a questo, altro che la tua bona volontà, non aremo da inculparne altri che solo te. Molte altre cose in vita all’omo sono belle e lodate: pur ci è licito senza repreensione non le avere. E possiamo non esser poeti, non essere astronomi, e simili; ma senza aver modo e ragione di vivere con quel che si richiede agli omini, non ci sarà concesso. Saremo simili a’ buoni prudenti e ben morigerati quando e’ nostri pensieri e gesti e parole e fatti saranno retti e moderati con ragione e ordine non dissimile a e’ loro. Dal buon pensiere e da buon instituto sequitano le buone operazioni in tutta la vita. Dalle buone operazioni succede buon fine a’ nostri desideri. Buon fine sarà quello che giovi a te con molta onestà. Miglior fine sarà quello che gioverà non solo a te, ma insieme a molti con buona grazia. Ottimo fine sarà quando e’ gioverà in prima a’ buoni simili a te, e sarà lodato dagli omini gravi e savi.

De’ pensieri dell’omo alcuni sono generali circa tutta la ragione del vivere, alcuni determinati a qualche certa faccenda. Al tutto e’ pensieri e instituti de’ prudenti e virtuosi sono differenti da que’ de’ viziosi. El vizioso prepone l’utile suo a ogni equità. Nulla cura se non quanto a lui satisfaccia. Al buono, contro, piace nulla se non quanto la onestà, equità e umanità gli persuade, onde adirizza tutti e’ suoi pensieri e volontà solo in far cose non inutili a sé, utili a molti, e di sua natura oneste e lodate da’ dotti omini e ben composti. E così el primo suo instituto sarà fugare da sé l’ozio, la voluttà, la cupidità e gli altri eccitamenti e nutrimenti de’ vizi; e per questo da’ primi dì che