Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/237

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libro secondo 231

sul mento e in sul petto, e pell’impeto del divorare gli gronda il naso e viso di sudore; e sentesi né sazio né stracco d’ingurgitare se non quando la copia de’ rutti scoppian fuori, spesso bene spumosi e bene inzuppati del vino beuto senza misura. Appresso degli antichi, certo dì festivo dell’anno, e’ padri della famiglia paravano a’ servi la cena ben copiosa con molto vino, e voleano che loro figliuoli e minori vedessero le ubriachezze loro, acciò ch’egli imparassero biasimare, odiare e fuggire tanta oscenità. Ottimo instituto tra le cose ottime sempre fu el discorrere e riconoscere el male. E vuolsi in noi quello che tu conosci brutto in altri schifarlo in te, e non credere essere reputato omo ben costumato se tu sarai in parte alcuna simile a uno ingluvioso. Voglionsi fuggire da’ primi anni quelle difformità onde alla fama di molti fu imposta macula per tutta la vita indelebile. Quinci el bomba, el succione, el mangione; e così a molti altri costumi ingrati agli omini, el pispiglia, el ghigna, el vespa, el tempione, el pazzaglia. Niuno luogo dimostra e’ buoni costumi d’un bene allevato quanto la mensa. E chi arà l’animo nobile più tosto vorrà levarsi con fame che porgersi simile a un guattero affamato pieno di lordura. Bella cosa la mondizie, massime in mensa. Una sposa, per formosa ch’ella sia, e non servi al convito degna riverenza, piacerà non al padre, non alla madre, non a chi più l’ama; e meno piacerebbe a sé, s’ella si vedesse nello specchio.

E del vestire dico a voi figliuoli quello a che io posi mente lungo tempo: un famiglio co’ panni stracciati e lordi mai lo troverrete che non sia o inertissimo o barattiero. Gli uccelli s’adobbano le penne adosso; l’omo non al tutto desidiosissimo vorrà parere uno spaventacchio che vada? E chi non può oggi vestirsi, potrà domani, purché no’ gli giuochi. Piacerammi in un giovane l’abito giovanile, in quale appaia non venustà effeminata, ma dignità virile; e piacerammi l’abito più tosto atto e la vesta pulita che suntuosa. Non si condice a un giovane la toga, né agli omini maturi l’abito fanciullesco. Ricordano e’ savi, e parmi qui da non preterirlo, che tu imiti il vestire de’ paesani per più rispetti. In Perusia a’ nostri dì interlassorono l’abito de’ loro antiqui usitato in testa ben caldo. Per questo molti periron d’apoplesia;