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epistola consolatoria | 445 |
albertiane messa insieme intorno al 1440 (F1); ma sembrano rappresentare due redazioni diverse e indipendenti. A prima vista parrebbe da doversi accettare il testo di M; senonché, mentre alcune correzioni autografe di esso non si rispecchiano in F1, questo a sua volta contiene, in maggior numero, parole e frasi che mancano in M. La situazione è tipica dei testi albertiani (cfr. quella della Famiglia). In questo caso è difficile credere che le varianti di F1 rispetto a M non risalgano anch’esse all’autore. Tra queste la presenza di due casi di sostituzione del passato remoto al passato prossimo (p. 291, 29; 294, 35) ci ha persuaso più che altro che si tratti di redazione dell’autore posteriore a M1. Il nostro testo perciò è fondato su F1 .
Non si sa a chi l’A. indirizzò la lettera, che è senza nome di destinatario nei codici. Il Bonucci congetturò che potesse essere diretta al Codagnello; ma è una pura ipotesi. È ugualmente impossibile assegnarle una data, ma sarà certamente anteriore al 1440. L’epistola spicca tra gli altri scritti dell’A. per l’insistenza su esempi tratti dalla Bibbia e la totale mancanza di citazioni classiche: il che fa pensare che fosse forse calcata su qualche modello della latinità medievale2.
C) APPARATO CRITICO
p. 289 | 8. F1 om. quanto 17. M om. simili 19. M miserie 21. M quello che noi non possiamo (agg. m. a. (?) che noi) 24. M può; F distorla 25. M più gravi a te 26. M om. forse; M ove e’ la. |
p. 290 | 1-2. M benché e’ non siano presenti 2. M om. ancora 5. M può 8. M dove 17. M om. ora 21. M simile modo 23. M al quale ci ammonisse 26. M om. el 34. M om. degnissima. |
p. 291 | 1. M Et insieme; M riputando corr. da m. a. (?) in riputiamo 10. M non iniquo giudice 11. M o quest’altra 12. M om. tu 16. F1 carere 17. M Ma a quelli 20. M E che così; M discorre 21-22. M Vederai |