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naufragus 455

cinque intercenali inedite e sconosciute di L. B. Alberti, in «Belfagor», XIX, 1964, pp. 377-96.

EDIZIONE

L. B. Alberti, Intercenali inedite, a cura di E. Garin, Istituto Naz. di Studi sul Rinascimento, Firenze, 1965 (Quaderni di ((Rinascimento»), pp. 83-90.

I) LA PRESENTE EDIZIONE


Come per l’Uxoria diamo il testo in doppia redazione. Nel riprodurre il testo volgare dall’unico codice riveduto dall’autore ci siamo permessi di intervenire in un solo caso per correggere la lezione del manoscritto: p. 357, 22-23, dove per evidente svista due verbi figurano in terza persona singolare del passato remoto anziché in prima (prese, svelse). Per la grafia valgono le norme già esposte nel vol. I. Va notato però che nel cod. M la prima persona plurale del passato remoto e del condizionale ha sempre la m semplice nella desinenza (pregamo, sentimo, saremo, ecc.). Tra i latinismi grafici modernizzati vanno segnalati: subvertita e subversa, obsistere, adiuntissimo, excidio, qui resi con -vv‐, -ss‐, -g‐, -cc-.

Notiamo qui gli interventi dell’autore sul cod. M per correggere o emendare la lezione del testo:

p. 349 15. dalla tempesta agg. m. a.
p. 351 11. che agg. m. a.
p. 355 16-17. sui due casi di è verbo figura, suppongo aggiunto dall’Alberti, lo spirito aspro greco. Per questo particolare grafico albertiano cfr. L. B. Alberti, La prima grammatica del volgare, a cura di C. Grayson, Bologna, 1964, p. xxxii sgg.
p. 357 4. prima agg. m. a.
p. 363 17. a noi e’ pescatori agg. m. a.

Dobbiamo il testo latino qui stampato alla squisita cortesia del prof. Garin, che ha voluto gentilmente mandarci copia delle bozze corrette