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100 de pictura – libro terzo

si sforzò ripresentarti cosa, quale puoi vedere nel nostro quale di sopra dicemmo velo, dolce e bene da essa natura dipinto. E se pure ti piace ritrarre opere d’altrui, perché elle più teco hanno pazienza che le cose vive, più mi piace a ritrarre una mediocre scultura che una ottima dipintura, però che dalle cose dipinte nulla più acquisti che solo sapere asimigliarteli, ma dalle cose scolpite impari asimigliarti, e impari conoscere e ritrarre i lumi. E molto giova a gustare i lumi socchiudere l’occhio e strignere il vedere coi peli delle palpebre, acciò che ivi i lumi si veggano abacinati e quasi come in intersegazione dipinti. E forse più sarà utile essercitarsi al rilievo che al disegno. E s’io non erro, la scultura più sta certa che la pittura; e raro sarà chi possa bene dipignere quella cosa della quale elli non conosca ogni suo rilievo; e più facile si truova il rilievo scolpendo che dipignendo. Sia questo argomento atto quanto veggiamo che quasi in ogni età sono stati alcuni mediocri scultori, ma truovi quasi niuno pittore non in tutto da riderlo e disadatto.


59.    Ma in quale ti esserciti, sempre abbi inanzi qualche elegante e singulare essempio, quale tu rimirando ritria; e in ritrarlo, giudico bisogni avere una diligenza congiunta con prestezza, che mai ponga lo stile o suo pennello se prima non bene con la mente arà constituito quello che egli abbi a fare, e in che modo abbia a condurlo; ché certo più sarà sicuro emendare gli errori colla mente che raderli dalla pittura. E ancora quando saremo usati a fare nulla senza prima avere ordinato, interverracci che molto più che Asclipiodoro saremo pittori velocissimi, quale uno antiquo pittore dicono fra gli altri fu dipignendo velocissimo. E l’ingegno mosso e riscaldato per essercitazione molto si rende pronto ed espedito al lavoro; e quella mano seguita velocissimo, quale sia da certa ragione d’ingegno ben guidata. E se alcuno si troverà pigro artefice, costui per questo così sarà pigro, perché lento e temoroso tenterà quelle cose quale non arà prima fatte alla sua mente conosciute e chiare; e mentre che s’avolgerà fra quelle tenebre d’errori e quasi come il cieco con sua bacchetta, così lui con suo pennello tasterà questa e quest’altra via. Pertanto mai se non con