Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. III, 1973 – BEIC 1724974.djvu/120

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scritto di più linee flesse agionte l’una all’altra con soi estremi capi, tale ch’elle non si taglino insieme né constituiscano angulo alcuno; e sia in modo conscritto el lembo che ogni sua parte non meno a uno certo in mezzo posto punto s’appressi che li si apressino li altri.

9.   Angulo sai essere dove due linee giunte non constituiscano una linea, ma insieme si tagliano; e de questi saranno alcuni non retti e alcuni retti. Retto si è quello angulo quale uno de’ quattro constituiti da due linee incrocichiate e che sé insieme tagliano, sarà né maggiore né minore che qualunque sia l’uno degli altri tre. Non retto angulo serà quello che maggiore sia o minore che ’l retto. Di qui sono nominate rettangole o non rettangole secondo che sono gli anguli loro o retti o non retti. E così triangola e quatrangola e simile presono el nome dal numero de’ suoi anguli.


E.        Sino a qui bastino queste diffinizione.

Qui sequita poniamo e’ ricordi ordinati quali bisognano a bene intendere la ragione vera del disegno.

1.   Da uno punto a uno punto scrivere una linea retta.

2.   Quello spazio che sia tra due punti, dividerlo in certe parti con certi punti.

3.   Estendere una linea retta ch’ella sia certa parte della sua quantità più longa.

4.   Scrivere una linea retta equidistante da un’altra linea retta.

5.   In uno dato punto constituire uno angulo retto.

6.   Descrivere uno triangulo rettangulo equale a uno altro triangulo ⟨rettangulo⟩ dato.

7.   Scrivere un triangulo non rettangulo equale a qualunque dato triangulo.

8.   Conscrivere qualunque rettilinea concentrica.