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190 | grammatica della lingua toscana |
subientivo sempre si prepone, e dicesi: Dio che e’ s’ami; quando e’ si leggerà, e simile.
sequitano le preposizioni
Di queste alcune non caggiono in composizione, e sono queste: oltre, sino, dietro, doppo, presso, verso, ’nanzi, fuori, circa.
Preposizioni che caggiono in composizione e ancora s’adoperano seiunte, sono di una sillaba o di più.
D’una sillaba sono queste:
De: | de’ nostri; | detrattori. |
Ad: | ad altri; | admiratori. |
Con: | con certi; | conservatori. |
Per: | per tutti; | pertinace. |
Di: | di tanti; | diminuti. |
In: | in casa; | importati. |
Di, preposto allo infinito, ha significato quasi come a’ Latini ut. E dicono: Io mi sforzo d’essere amato.
Quelle de più sillabe sono queste:
Sotto | sottoposto | |
Sopra | sopraposto | |
e dicesi | ||
Entro | entromesso | |
Contro | contraposto |
Preposizioni quali s’adoperano solo in composizione: Re, sub, ob, se, am, tras, ab, dis, ex, pre, circum; onde si dice: trasposi e circumspetto.
Sequitano gli avverbi
Per e’ tempi, si dice: oggi, testé, ora, ieri, crai, tardi, omai, già, allora, prima, poi, mai, sempre, presto, subito.