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40 de pictura – libro primo

una medesima ritta linea continoverà diamitro di più quadrangoli descritti alla pittura. Dicono i matematici diamitro d’uno quadrangolo quella retta linea da uno angolo ad un altro angolo, quale divida in due parti il quadrangolo per modo che d’uno quadrangolo solo sia due triangoli. Fatto questo, io descrivo nel quadrangolo della pittura attraverso una dritta linea dalle inferiori equedistante, quale dall’uno lato all’altro passando super ’l centrico punto divida il quadrangolo. Questa linea a me tiene uno termine quale niuna veduta quantità, non più alta che l’occhio che vede, può sopragiudicare. E questa, perché passa per ’l punto centrico, dicasi linea centrica. Di qui interviene che gli uomini dipinti posti nell’ultimo braccio quadro della dipintura sono minori che gli altri. Qual cosa così essere, la natura medesima a noi dimostra. Veggiamo ne’ tempî i capi degli uomini quasi tutti ad una quantità, ma i piedi de’ più lontani quasi corrispondere ad i ginocchi de’ più presso.


21.    Ma questa ragione di dividere il pavimento s’apartiene a quella parte quale al suo luogo chiameremo composizione. E sono tali che io dubito sì per la novità della matera, sì etiam per questa brevità del nostro comentare, sarà non molto forse intesa da chi leggerà. E quanto sia difficile veggasi nell’opere degli antiqui scultori e pittori. Forse perché era oscura, loro fu ascosa e incognita. Appena vedrai alcuna storia antiqua attamente composta.


22.    Da me sino a qui sono dette cose utili ma brieve e, come estimo, non in tutto oscure. Ma bene intendo quali sieno che, dove in esse io posso acquistare laude niuna di eloquenza, ivi ancora chi non le comprende al primo aspetto, costui appena mai con quanta sia fatica le apprenderà. Ma ad i sottili ingegni e atti alla pittura queste nostre cose in qualunque modo dette saranno facili e bellissime; e a chi altri sia rozzo e da natura poco