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16 della architettura

non interviene nè all’arco intero, nè allo scemo. Conosciute queste cose procederemo in questa maniera.


De le sorti de siti, delle forme et figure loro, et quali sieno le più utili, et le più stabili.

cap. viii.


I
Siti alcuni sono accantonati, et alcuni tondi; de gli accantonati ne sono alcuni tutti di linee diritte, et alcuni di linee diritte, et di linee torte, mescolati insieme. Ma io non mi ricordo già di haverne trovato nessuno accantonato ne gli edificii de gli antichi, fatto di più linee torte, che non vi sia intromessa alcuna linea diritta; Ma in ciò si debbe avvertire à quelle cose, che mancando in tutte le parti dello edificio, son biasimate grandemente. Et essendovi, rendono lo edificio gratioso et comodo. Cioè che i cantoni, le linee, et tutte le parti in certo modo habbino varie forme, ma non però con troppa frequente varietà, ne troppa rara, ma talmente collocate fecondo che ricerca la bellezza, et l’uso, che le intere parti alle intere, et le pari alle pari corrispondino. Commodissimamente si usano gli angoli à squadra: gli angoli sotto squadra, non sono stati usati da alcuno, ne anche pure ne piccoli, et poco stimati siti, se non per forza, et constretto dalle qualità, et modi de luoghi, ò da il rispetto di fare i siti più degni. Giudicarono che gli angoli sopra squadra fussero assai convenienti, ma guardaronsi che e’ non fussero mai di numero scompagnati in nessuno luogo. Il sito tondo, dicono che è più di tutti gli altri capacissimo et di manco spesa à chiuderlo d’argine, ò di muro. Il più vicino à questo, dicono ch’è quello, che ha molti canti, ma bisogna che e’ sieno al tutto canti simili, et corrispondentisi, et uguali per tutto il sito. Ma lodano più delle altre quelle piante, che e’ conoscono che alzino le mura più comode à bene statuire le altezze della opera; come è quella che ha sei, et quella che ha otto cantoni. Io ho veduta una pianta di dieci angoli, commodissima, et che ha maiestà. Puossi anco stabilirne bene una di 12. angoli et di 16. ancora: et io veramente ne ho veduta una di 24. ma queste sono radissime. Le linee de fianchi, debbon esser poste talmente, che quelle che le sono arincontro sieno loro uguali, nè si deve già mai in tutta una opera applicare linee lunghissime in un filo à canto à le cortissime: Ma sia infra loro, secondo la rata delle cose, una conveniente, et ragionevole proportione. Vogliono che gli angoli si ponghino di verso quel lato, donde ò dal peso della ripa, ò dallo impeto, et forza delle acque, ò de i venti soprastanno i pericoli, et le percosse; acciò che la ingiuria, et la Mole, che vien à percuotere ne l’edificio si fenda et si divida in più parti, combattendo, (per dir così) con la gagliarda cantonata delle mura, non con la debolezza delle facciate contro à tale molestia. Et se gli altri lineamenti dello edificio ti vieteranno, che tu non possa usare questo angolo in questo luogo, come tu vorresti, usa le linee torte: conciò sia che la linea torta è una parte di cerchio, et esso cerchio secondo i Filosofi è tutto angolo. Il sito dipoi farà ò in piano, ò in costa, ò in cima de monti: se sarà in piano, e’ bisogna alzarti da terra, et far quasi che un poggetto: percioche oltra che questo sito in piano si convien molto alla dignità, se tu non lo farai, te ne risulteranno incommodità grandissiìme. Perche lo allagar de fiumi, et le pioggie sogliono ne luoghi piani arrecar fango: onde accade che esso terreno si va a poco a poco inalzando, oltre che se per negligenza de gli huomini, non sono portati via i calcinacci, et le ribaldarie che tutto il giorno si lasciano, i piani facilmente si inalzano. Frontino usava dire, che Roma à tempi suoi si era alzata di colli, per le continue arsioni. Ma noi veggiamo quella medesima in questi, tempi esser quasi tutta sotterrata dalle ro-

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