Pagina:Alberti - Della pittura e della statua, Milano, 1804.djvu/110

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di leonbatista alberti. 81

stro ne’ colori, si può ancora vedere che messo l’oro in una tavola piana, come la maggior parte delle superficie che ci bisognava rappresentarle chiare e splendenti, appariscano a’ riguardanti oscure, ed alcune altre che forse doveriano esser più adombrate, ci si mostrano più luminose. Gli altri ornamenti de’ maestri che si aggiungano alla Pittura, come sono le colonne, le base, e le cornici che se li fanno attorno di scoltura, non biasimerò io, se elle non che altro saranno d’argento o d’oro massiccio, o almanco molto pulito. Imperocchè una perfetta, e ben condotta istoria, sarà degnissima pegli adornamenti delle gemme. Insino a qui abbiamo brevissimamente dato fine alle tre parti della Pittura. Noi abbiam trattato del disegno delle superficie minori, e maggiori. Abbiam detto del componimento de’ membri e de’ corpi, e de’ colori ancora quel tanto che abbiamo giudicato appartenersi all’uso del Pittore. Essi adunque dichiarata tutta la Pittura, la quale abbiam detto di sopra che consiste in queste tre cose, nel disegno, nel componimento, e nel ricevimento de’ lumi.