Pagina:Albini - Il figlio di Grazia, Milano, Vallardi, 1898.djvu/101

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XII.

Da una finestra al piano superiore dell’Albergo, un visetto pallido assisteva ogni mattina all’arrivo dello sciame di scolari, tutto il mondo piccino del paese e dei dintorni, che brulicava per un quarto d’ora nella piazza, finchè scompariva tutto dentro la porta della scuola.

Era il divertimento invernale di Dorma, che, rattrappita da un’artrite acuta, soffriva, soprattutto 1 inverno, dolori atroci. La mattina era l’unico suo momento buono. La mamma la portava vicino alla finestra ed ella guardava di là tutti quei ragazzi rumorosi e allegri, coi guantoni di lana verde e le grosse sciarpe intorno al collo. Le bambine tutte imbacuccate anch’esse, colle faccine chiuse nei cappucci, le cartelle infilate sul braccio e le mani sotto il grembiale, arrivano a due, a tre, chiacchierando come donnine in miniatura e badando a scansare le palle di neve che si buttavano i maschi.