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LE FANCIULLE D’IERI
                     E QUELLE D’OGGI

signore, e di crearsi il loro ambiente come lo sognavano, fa fiorire in esse delle virtù squisite che sono la fortuna delle famiglie ove entrano.

Vi sono eccezioni? è vero: lo sfoggio volgare di ricchezza che oggi noi vediamo, il vestire, non secondo il proprio buon gusto, ma come vogliono le donne meno rispettabili di Parigi e i sarti speculatori, la mancanza di signorilità in ogni loro atto o gesto, prova come l’improvvisa ricchezza abbia portate in su molte donne che non hanno avuto il tempo di educarsi; ma le loro figliole, siatene sicure, reagiranno e sapranno camminare da sè in una via più dignitosa, perchè sempre più apparirà la bellezza delle fanciulle della classe veramente educata.

Deliziamoci intanto noi allo spettacolo di quest’attraente falange di giovinette, moralmente così sane, così disinvolte e sincere, che sanno muoversi, pensare, agire, senza bisogno di essere sempre seguite, guidate, consigliate.

Sono veramente le compagne che occorrono agli uomini di oggi; sono le madri forti di corpo, d’intelligenza e di animo che occorrono per i figli di domani. L’educazione nuova, che ha liberato il loro cammino da tante stolide convenzionalità (che invece di essere una difesa erano un’offesa alla loro purezza e alla loro dignità) le ha anche liberate dalla insidiosa ragnatela che la noia, i disinganni, gli scoraggiamenti tessono intorno ad ogni debole anima femminile.

La nuova società ha bisogno di donne colte senza pedanteria e vanità, — pensose, ma serene, — laboriose, ma calme, — le cui mani siano sempre pronte a compiere con abilità e con grazia ogni più delicata creazione d’arte, come ogni più semplice e umile lavoro. Donne che sappiano occuparsi del benessere del loro nido e dell’educazione dei loro figlioli, ma ricordarsi anche sempre dei poveri nidi ove madri e bambini soffrono.

La casa italiana sarà sempre più un tempio sacro a promesse indistruttibili, e una scuola di energia e di amore, e i figli vi cresceranno con un senso di così alta adorazione e così profonda fiducia nelle loro mamme, che tutto ciò che vi è d’ingiusto nelle leggi e nei costumi, riguardo la donna, sarà da essi proclamato indegno di un popolo civile.

Combattere così le battaglie femministe non vuol dire giungere a una vittoria inebbriante?...

È quella che attende le fanciulle italiane d’oggi, le madri di domani.


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